Don Maurizio Patriciello il 3 Settembre 2022 ad Osimo

SABATO 3 SETTEMBRE 2022 ore 21.00
OSIMO
CHIOSTRO SANTUARIO SAN GIUSEPPE DA COPERTINO
VIA SAN FRANCESCO

Il parroco di Caivano, in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, è il terzo ospite del Festival del Giornalismo d’Inchiesta delle Marche. Con lui, verrà premiata l’Ass. Nadia Toffa e la Lega del Filo d’Oro.

Moderano: Caterina Cantori (Tv Centro Marche) e Luca Romagnoli (Giornalista).

Anche la Camorra ha paura. Teme gli uomini semplici, quelli abbastanza coraggiosi da sottrarsi al clima d’omertà e connivenza che ha regalato ai boss il loro potere. Persone come don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli), che con le sue omelie ed i suoi articoli è riuscito a portare all’attenzione dell’intero Paese le oscenità compiute dal crimine organizzato nelle periferie di tutta la Campania. Tra rifiuti tossici abbandonati accanto alle case e ragazzi giovanissimi coinvolti in faide sanguinose di droga e potere, don Maurizio racconterà anche agli osimani cosa significhi vivere nel fortino della Camorra e lottare per un futuro diverso. Lo farà sabato 3 settembre, alle ore 21, prezzo il Chiostro del Santuario di San Giuseppe, in via San Francesco Osimo. Sarà lui il terzo ospite dell’undicesima edizione del Festival del Giornalismo d’Inchiesta delle Marche “Gianni Rossetti”, organizzato dal Circolo Culturale Ju-Ter Club Osimo. Con lui, sul palco, i giornalisti Caterina Cantori e Luca Romagnoli mentre l’apertura dell’evento sarà affidata a don Aldo Bonaiuto, tra i più noti esperti di sette ma soprattutto, anche lui, parroco in prima linea tra i più fragili e bisognosi. La serata sarà l’occasione per premiare don Maurizio e con lui l’Associazione Nadia Toffa, che nel nome dell’inviata delle Iene scomparsa prematuramente nel 2019, porta avanti attività di sostegno verso gli ultimi. Proprio con la Toffa, don Patriciello condivideva l’impegno a denunciare l’incredibile situazione della cosiddetta Terra dei Fuochi, chilometri quadrati di campagne dell’entroterra campano trasformate dalla Camorra in discariche per rifiuti pericolosi ed inquinanti. Molti sono quelli che a causa delle sostanze tossiche si sono ammalati, tanti quelli che sono morti. 
Come sono tanti quelli che gravitano attorno al mondo della droga, che uccide non solo chi la consuma ma anche chi la vende. Succede anche a Caivano: la parrocchia di don Maurizio si trova infatti al centro di una delle piazze di spaccio più grandi d’Italia, dove non è raro che divergenze tra clan concorrenti si risolvano con la violenza. Ma soprattutto, parliamo di cittadine dove nella Camorra ci si entra sin da giovanissimi, quasi bambini. Per loro combatte don Patriciello, tenendoli lontani dalle strade grazie all’oratorio ed allo sport ma anche evitando che l’attenzione di media, politica e magistratura si attenui, lasciando Caivano e tante altre città come lei nelle mani dei boss. 
Un premio, il prossimo 3 settembre, andrà anche alla Lega del Filo d’Oro, che da quasi 60 anni è al fianco dei bambini sordociechi e delle loro famiglie. Contesti diversi, certo, ma uniti da uno spirito comune e dall’idea che la solidarietà possa creare un mondo, se non migliore, almeno diverso.  

Padre Maurizio Patriciello, giornalista pubblicista, è nato a Frattaminore e dopo aver lavorato in qualità di paramedico, ha deciso di entrare in seminario grazie all’incontro con un frate francescano che lo ha ricondotto nell’alveo di quella Chiesa che aveva temporaneamente abbandonato anni prima. In qualità di parroco di Caivano (parrocchia San Paolo Apostolo) in poco tempo, è diventato uno dei volti più noti della battaglia intrapresa per la rinascita di un territorio inquinato dai rifiuti industriali sversati e poi interrati senza alcuna precauzione nelle campagne. Don Maurizio ha denunciato e combatte questo scempio che, da più di 20 anni, si consuma su quei territori definiti “Terra dei fuochi” in quanto  i fuochi, appunto, per anni hanno bruciato cumuli di rifiuti, liberando nell’aria veleni tossici.  Uomo di fede e cronista, porta quotidianamente in ogni sede si trovi ad operare (in parrocchia o sulla carta stampata) l’impegno per restituire dignità non solo a quelle terre, ma  - in primis - ai propri abitanti e dare loro la giusta coscienza atta contrastare la delinquenza ed il malaffare che li vi operano a danno dei più deboli.

A Padre Maurizio Patriciello "Premio Legalità e Valori"
Da uomo di fede e da cronista nonostante le intimidazioni e le minacce, rischiando in prima persona, continua la sua battaglia contro il malaffare in favore della legalità.

Alla Lega del Filo d’Oro Onlus "Premio Juvenes Terrae"
Per l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti di chi non vede, non sente, non parla, da decenni autentico esempio di inclusione e resilienza.

Alla Fondazione Nadia Toffa "Premio Juvenes Terrae"
Espressione di solidarietà e concretezza verso chi ha bisogno, verso gli ultimi, esempio di impegno costante che da voce a chi non ce l’ha.

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Sarà possibile seguirci in diretta dalle pagine Facebook:
-  "Festival Giornalismo Inchiesta delle Marche - Gianni Rossetti"

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