CORSO DI FORMAZIONE PER GIORNALISTI
MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE 2019 ore 08.30
MONTECAROTTO (AN)
SALA CONFERENZE Terre Cortesi Moncaro
CONTRADA LE BUSCHE, 2
FOOD WRITER: NUOVA FRONTIERA PER I GIORNALISTI
Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria esplosione di interesse per l’enogastronomia, la cucina e le tipicità del territorio. Il mercato e il mondo del lavoro hanno sempre più bisogno di professionisti con una formazione completa, in grado di descrivere il mondo del cibo in termini scientifici, umanistici ed economici. I giornalisti possono inserirsi in questo nuovo segmento professionale, andando a colmare il vuoto creatosi tra settore produttivo e mondo del consumo. All’esperto enogastronomico che si occupa di redigere contenuti editoriali e multimediali in ambito alimentare sono richieste competenze ulteriori rispetto al saper scrivere recensioni per ristoranti. Si chiede, ad esempio, di raccontare i “luoghi” del cibo, avere nozioni di comunicazione e di marketing alimentare e di conoscere le tecniche principali della cucina. Insomma unìampia conoscenza del mondo del food&wine per imparare a riconoscere le più sottili sfumature dei prodotti di qualità. Il corso che il Festival propone quest’anno è una introduzione professionale in questo mondo che può offrire nuove interessanti opportunità di lavoro.
DETTAGLIO CORSO PER I PARTECIPANTI
Argomento: Il giornalismo enogastronomico
Sede: Montecarotto, sala convegni Centro Aziendale Le Busche Terre Cortesi Moncaro, Contrada Le Busche n. 2
Durata: 8 ore (dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30)
Posti disponibili: 100
Costi: L’iscrizione è gratuita
Partecipazione: Il corso a aperto a tutti: giornalisti, studenti e tutti coloro che hanno interesse a conoscere il linguaggio e le tecniche dell’informazione enogastronomica.
Docenti: Gianni Rossetti (giornalista), Angelo Serri (giornalista e project manager), Alberto Monachesi (giornalista esperto di marketing territoriale).
Curriculum docenti
-
Gianni Rossetti, giornalista professionista (ora in pensione). E’ stato Presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, docente e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, docente di teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo all’Università di Urbino. Ha lavorato per più di vent’anni nei quotidiani (Corriere Adriatico e il Resto del Carlino) e dal 1992 al 2010 alla Rai.
-
Angelo Serri, giornalista specializzato in relazioni pubbliche e marketing territoriale, esperto di tematiche turistiche e comunicazione. E’ ideatore, progettista e direttore di “Tipicità: Made in Marche Festival”. Ha ideato, coordinato e gestito numerosi progetti di cooperazione transnazionale, con partners europei ed extraeuropei.
-
Alberto Monachesi, giornalista esperto di marketing territoriale e di comunicazione del territorio. E’ impegnato nella ricerca di format innovativi per la valorizzazione delle identità locali. Grazie anche a una importante esperienza professionale a Bruxelles è riuscito a creare una fitta rete di relazioni, anche a livello internazionale.
Servizi: Pranzo al Ristorante Erard a prezzo convenzionato (10 euro: un primo servito a tavola, acqua vino e caffè). Obbligatoria la prenotazione a presidente@juterclub.it
Informazioni e iscrizioni: Segreteria Ordine giornalisti delle Marche (071.57237) - Segreteria Festival giornalismo d’inchiesta Osimo (338.9321391)
Premessa
Una recente indagine ha messo in evidenza che, in Italia, il turismo enogastronomico ha un giro d’affari fra i tre e i cinque miliardi di euro. I turisti interessati a questo settore (quelli stabili e quelli occasionali) sono circa cinque milioni. L’appassionato di enogastronomia è sempre più esigente e cerca curiosità, esperienze innovative ed esige preparazione e competenza. Grazie al Web ciascuno crea il proprio percorso individuale sulla base dei propri interessi che diventano sempre più specifici, personalizzati e ristretti. La gastronomia e le tipicità hanno ormai largamente superato l’interesse per il vino e le scelte si intrecciano sempre più spesso con l'arte, l'ambiente, lo sport ed il wellness.
Le motivazioni del corso
Ma cosa c’entra il giornalista con il cibo, la cucina, la gastronomia in generale? Proprio per le motivazioni indicate nella premessa sta sempre più assumendo un ruolo importante la figura del comunicatore del mondo del cibo, cioè un professionista che sappia raccontare con capacità narrative cosa c’è dietro un piatto e sappia comunicare con i nuovi media.
Negli ultimi anni, proprio in seguito a questo crescente interesse, c’è stata una proliferazione di pubblicazioni, blog, programmi televisivi, film e perfino reality. E, come sempre avviene quando un fenomeno cresce in maniera improvvisa ed esponenziale, molti si avventurano nel nuovo mondo improvvisandosi giornalisti, scrittori, conduttori televisivi, blogger, ecc.
Improvvisazione, però, è sinonimo di scarsa professionalità, incompetenza e inevitabile perdita di credibilità. Il mercato chiede invece serietà, competenza, professionalità e approfondimento. L’esperto enogastronomico è un professionista che si occupa di redigere contenuti editoriali e multimediali con professionalità e nel rispetto dell’etica giornalistica.
L’alimentazione e il cibo sono settori molto delicati. E’ facile creare scandali non verificando le fonti o semplificando e deformando informazioni scientifiche. E’ indispensabile avere precise conoscenze, capacità di analisi e di approfondimento,
Gli obiettivi
Il Festival del giornalismo d’inchiesta ogni anno dedica una intera giornata alla formazione dei giornalisti. Quest’anno ha scelto come settore di intervento il giornalismo enogastronomico. La nostra regione si sta sempre più distinguendo nel settore dell’enogastronomia di qualità, delle tipicità, del marketing territoriale, nella difesa del patrimonio genetico, del biologico. Anche per “raccontare” un piatto servono specifiche competenze scientifiche (chimica, fisica, microbiologia), umanistiche (storia e cultura dell’alimentazione, degustazione critica) e anche economiche (economia agroalimentare, marketing ristorativo). Oltre alla conoscenza profonda del territorio da cui derivano le materie prime per la preparazione di quel piatto.
I giornalisti possono e devono inserirsi in maniera flessibile nel campo lavorativo dell’agroalimentare, andando a colmare un vuoto creatosi negli ultimi decenni fra settore produttivo e mondo del consumo.
Di cosa parleremo
Durante le otto ore di lezione parleremo delle tecniche di scrittura giornalistica e dei diversi linguaggi, delle fonti, del food writer, delle qualità specifiche della scrittura enogastronomica (sensi, emozione, ricordo), del giornalista enogastronomico (definizione e caratteristiche), del free lance food journalism (come andare a caccia di storie e scrivere una query letter), dei valori-guida per un buon food journalism (dalla completezza narrativa allo spirito di servizio), della deontologia e dell’etica della comunicazione giornalistica (carte, codici, principi) , delle parole chiave per acquisire professionalità (dall’attendibilità alla verità).
La logistica
La scelta del luogo non è stata fatta a caso. Il Centro Aziendale Le Busche Terre Cortesi Moncaro, è la più importante realtà vinicola delle Marche, con prodotti di alta qualità che esposta in tutto il mondo. Nelle otto ore di lezione è prevista anche una visita alla Cantina per conoscere da vicino le più moderne e innovative tecniche di produzione sotto la guida di un enologo che spiegherà anche i segreti del vino e le tecniche di assaggio.
I proponenti
Il corso (durata otto ore) si svolgerà nell’ambito della ottava edizione del Festival del giornalismo d’inchiesta organizzato a Osimo e nei paesi vicini (dal 21 settembre al 5 ottobre) dallo Ju-Ter Club Osimo e dal Circolo +76. Il corso di formazione per giornalisti è organizzato dall’Ordine dei giornalisti delle Marche in collaborazione con l’organizzazione del Festival. Sarà valido per l’assegnazione dei crediti formativi e sarà diretto da Gianni Rossetti, già Presidente dell’Ordine delle Marche e per anni docente e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino. Il corso sarà tenuto dallo stesso direttore (Gianni Rossetti) e da due esperti del settore, Angelo Serri e Alberto Monachesi.
Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria esplosione di interesse per l’enogastronomia, la cucina e le tipicità del territorio. Il mercato e il mondo del lavoro hanno sempre più bisogno di professionisti con una formazione completa, in grado di descrivere il mondo del cibo in termini scientifici, umanistici ed economici. I giornalisti possono inserirsi in questo nuovo segmento professionale, andando a colmare il vuoto creatosi tra settore produttivo e mondo del consumo. All’esperto enogastronomico che si occupa di redigere contenuti editoriali e multimediali in ambito alimentare sono richieste competenze ulteriori rispetto al saper scrivere recensioni per ristoranti. Si chiede, ad esempio, di raccontare i “luoghi” del cibo, avere nozioni di comunicazione e di marketing alimentare e di conoscere le tecniche principali della cucina. Insomma unìampia conoscenza del mondo del food&wine per imparare a riconoscere le più sottili sfumature dei prodotti di qualità. Il corso che il Festival propone quest’anno è una introduzione professionale in questo mondo che può offrire nuove interessanti opportunità di lavoro.
DETTAGLIO CORSO PER I PARTECIPANTI
Sede: Montecarotto, sala convegni Centro Aziendale Le Busche Terre Cortesi Moncaro, Contrada Le Busche n. 2
Durata: 8 ore (dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30)
Posti disponibili: 100
Costi: L’iscrizione è gratuita
Partecipazione: Il corso a aperto a tutti: giornalisti, studenti e tutti coloro che hanno interesse a conoscere il linguaggio e le tecniche dell’informazione enogastronomica.
Docenti: Gianni Rossetti (giornalista), Angelo Serri (giornalista e project manager), Alberto Monachesi (giornalista esperto di marketing territoriale).
Curriculum docenti
Premessa
Una recente indagine ha messo in evidenza che, in Italia, il turismo enogastronomico ha un giro d’affari fra i tre e i cinque miliardi di euro. I turisti interessati a questo settore (quelli stabili e quelli occasionali) sono circa cinque milioni. L’appassionato di enogastronomia è sempre più esigente e cerca curiosità, esperienze innovative ed esige preparazione e competenza. Grazie al Web ciascuno crea il proprio percorso individuale sulla base dei propri interessi che diventano sempre più specifici, personalizzati e ristretti. La gastronomia e le tipicità hanno ormai largamente superato l’interesse per il vino e le scelte si intrecciano sempre più spesso con l'arte, l'ambiente, lo sport ed il wellness.
Le motivazioni del corso
Ma cosa c’entra il giornalista con il cibo, la cucina, la gastronomia in generale? Proprio per le motivazioni indicate nella premessa sta sempre più assumendo un ruolo importante la figura del comunicatore del mondo del cibo, cioè un professionista che sappia raccontare con capacità narrative cosa c’è dietro un piatto e sappia comunicare con i nuovi media.
Negli ultimi anni, proprio in seguito a questo crescente interesse, c’è stata una proliferazione di pubblicazioni, blog, programmi televisivi, film e perfino reality. E, come sempre avviene quando un fenomeno cresce in maniera improvvisa ed esponenziale, molti si avventurano nel nuovo mondo improvvisandosi giornalisti, scrittori, conduttori televisivi, blogger, ecc.
Improvvisazione, però, è sinonimo di scarsa professionalità, incompetenza e inevitabile perdita di credibilità. Il mercato chiede invece serietà, competenza, professionalità e approfondimento. L’esperto enogastronomico è un professionista che si occupa di redigere contenuti editoriali e multimediali con professionalità e nel rispetto dell’etica giornalistica.
L’alimentazione e il cibo sono settori molto delicati. E’ facile creare scandali non verificando le fonti o semplificando e deformando informazioni scientifiche. E’ indispensabile avere precise conoscenze, capacità di analisi e di approfondimento,
Gli obiettivi
Il Festival del giornalismo d’inchiesta ogni anno dedica una intera giornata alla formazione dei giornalisti. Quest’anno ha scelto come settore di intervento il giornalismo enogastronomico. La nostra regione si sta sempre più distinguendo nel settore dell’enogastronomia di qualità, delle tipicità, del marketing territoriale, nella difesa del patrimonio genetico, del biologico. Anche per “raccontare” un piatto servono specifiche competenze scientifiche (chimica, fisica, microbiologia), umanistiche (storia e cultura dell’alimentazione, degustazione critica) e anche economiche (economia agroalimentare, marketing ristorativo). Oltre alla conoscenza profonda del territorio da cui derivano le materie prime per la preparazione di quel piatto.
I giornalisti possono e devono inserirsi in maniera flessibile nel campo lavorativo dell’agroalimentare, andando a colmare un vuoto creatosi negli ultimi decenni fra settore produttivo e mondo del consumo.
Di cosa parleremo
Durante le otto ore di lezione parleremo delle tecniche di scrittura giornalistica e dei diversi linguaggi, delle fonti, del food writer, delle qualità specifiche della scrittura enogastronomica (sensi, emozione, ricordo), del giornalista enogastronomico (definizione e caratteristiche), del free lance food journalism (come andare a caccia di storie e scrivere una query letter), dei valori-guida per un buon food journalism (dalla completezza narrativa allo spirito di servizio), della deontologia e dell’etica della comunicazione giornalistica (carte, codici, principi) , delle parole chiave per acquisire professionalità (dall’attendibilità alla verità).
La logistica
La scelta del luogo non è stata fatta a caso. Il Centro Aziendale Le Busche Terre Cortesi Moncaro, è la più importante realtà vinicola delle Marche, con prodotti di alta qualità che esposta in tutto il mondo. Nelle otto ore di lezione è prevista anche una visita alla Cantina per conoscere da vicino le più moderne e innovative tecniche di produzione sotto la guida di un enologo che spiegherà anche i segreti del vino e le tecniche di assaggio.
I proponenti
Il corso (durata otto ore) si svolgerà nell’ambito della ottava edizione del Festival del giornalismo d’inchiesta organizzato a Osimo e nei paesi vicini (dal 21 settembre al 5 ottobre) dallo Ju-Ter Club Osimo e dal Circolo +76. Il corso di formazione per giornalisti è organizzato dall’Ordine dei giornalisti delle Marche in collaborazione con l’organizzazione del Festival. Sarà valido per l’assegnazione dei crediti formativi e sarà diretto da Gianni Rossetti, già Presidente dell’Ordine delle Marche e per anni docente e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino. Il corso sarà tenuto dallo stesso direttore (Gianni Rossetti) e da due esperti del settore, Angelo Serri e Alberto Monachesi.
DETTAGLIO CORSO PER I PARTECIPANTI
Argomento: Il giornalismo enogastronomico
Sede: Montecarotto, sala convegni Centro Aziendale Le Busche Terre Cortesi Moncaro, Contrada Le Busche n. 2
Durata: 8 ore (dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30)
Posti disponibili: 100
Costi: L’iscrizione è gratuita
Partecipazione: Il corso a aperto a tutti: giornalisti, studenti e tutti coloro che hanno interesse a conoscere il linguaggio e le tecniche dell’informazione enogastronomica.
Docenti: Gianni Rossetti (giornalista), Angelo Serri (giornalista e project manager), Alberto Monachesi (giornalista esperto di marketing territoriale).
Curriculum docenti
- Gianni Rossetti, giornalista professionista (ora in pensione). E’ stato Presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, docente e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, docente di teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo all’Università di Urbino. Ha lavorato per più di vent’anni nei quotidiani (Corriere Adriatico e il Resto del Carlino) e dal 1992 al 2010 alla Rai.
- Angelo Serri, giornalista specializzato in relazioni pubbliche e marketing territoriale, esperto di tematiche turistiche e comunicazione. E’ ideatore, progettista e direttore di “Tipicità: Made in Marche Festival”. Ha ideato, coordinato e gestito numerosi progetti di cooperazione transnazionale, con partners europei ed extraeuropei.
- Alberto Monachesi, giornalista esperto di marketing territoriale e di comunicazione del territorio. E’ impegnato nella ricerca di format innovativi per la valorizzazione delle identità locali. Grazie anche a una importante esperienza professionale a Bruxelles è riuscito a creare una fitta rete di relazioni, anche a livello internazionale.
Servizi: Pranzo al Ristorante Erard a prezzo convenzionato (10 euro: un primo servito a tavola, acqua vino e caffè). Obbligatoria la prenotazione a presidente@juterclub.it
Informazioni e iscrizioni: Segreteria Ordine giornalisti delle Marche (071.57237) - Segreteria Festival giornalismo d’inchiesta Osimo (338.9321391)
Una recente indagine ha messo in evidenza che, in Italia, il turismo enogastronomico ha un giro d’affari fra i tre e i cinque miliardi di euro. I turisti interessati a questo settore (quelli stabili e quelli occasionali) sono circa cinque milioni. L’appassionato di enogastronomia è sempre più esigente e cerca curiosità, esperienze innovative ed esige preparazione e competenza. Grazie al Web ciascuno crea il proprio percorso individuale sulla base dei propri interessi che diventano sempre più specifici, personalizzati e ristretti. La gastronomia e le tipicità hanno ormai largamente superato l’interesse per il vino e le scelte si intrecciano sempre più spesso con l'arte, l'ambiente, lo sport ed il wellness.
Le motivazioni del corso
Ma cosa c’entra il giornalista con il cibo, la cucina, la gastronomia in generale? Proprio per le motivazioni indicate nella premessa sta sempre più assumendo un ruolo importante la figura del comunicatore del mondo del cibo, cioè un professionista che sappia raccontare con capacità narrative cosa c’è dietro un piatto e sappia comunicare con i nuovi media.
Negli ultimi anni, proprio in seguito a questo crescente interesse, c’è stata una proliferazione di pubblicazioni, blog, programmi televisivi, film e perfino reality. E, come sempre avviene quando un fenomeno cresce in maniera improvvisa ed esponenziale, molti si avventurano nel nuovo mondo improvvisandosi giornalisti, scrittori, conduttori televisivi, blogger, ecc.
Improvvisazione, però, è sinonimo di scarsa professionalità, incompetenza e inevitabile perdita di credibilità. Il mercato chiede invece serietà, competenza, professionalità e approfondimento. L’esperto enogastronomico è un professionista che si occupa di redigere contenuti editoriali e multimediali con professionalità e nel rispetto dell’etica giornalistica.
L’alimentazione e il cibo sono settori molto delicati. E’ facile creare scandali non verificando le fonti o semplificando e deformando informazioni scientifiche. E’ indispensabile avere precise conoscenze, capacità di analisi e di approfondimento,
Gli obiettivi
Il Festival del giornalismo d’inchiesta ogni anno dedica una intera giornata alla formazione dei giornalisti. Quest’anno ha scelto come settore di intervento il giornalismo enogastronomico. La nostra regione si sta sempre più distinguendo nel settore dell’enogastronomia di qualità, delle tipicità, del marketing territoriale, nella difesa del patrimonio genetico, del biologico. Anche per “raccontare” un piatto servono specifiche competenze scientifiche (chimica, fisica, microbiologia), umanistiche (storia e cultura dell’alimentazione, degustazione critica) e anche economiche (economia agroalimentare, marketing ristorativo). Oltre alla conoscenza profonda del territorio da cui derivano le materie prime per la preparazione di quel piatto.
I giornalisti possono e devono inserirsi in maniera flessibile nel campo lavorativo dell’agroalimentare, andando a colmare un vuoto creatosi negli ultimi decenni fra settore produttivo e mondo del consumo.
Di cosa parleremo
Durante le otto ore di lezione parleremo delle tecniche di scrittura giornalistica e dei diversi linguaggi, delle fonti, del food writer, delle qualità specifiche della scrittura enogastronomica (sensi, emozione, ricordo), del giornalista enogastronomico (definizione e caratteristiche), del free lance food journalism (come andare a caccia di storie e scrivere una query letter), dei valori-guida per un buon food journalism (dalla completezza narrativa allo spirito di servizio), della deontologia e dell’etica della comunicazione giornalistica (carte, codici, principi) , delle parole chiave per acquisire professionalità (dall’attendibilità alla verità).
La logistica
La scelta del luogo non è stata fatta a caso. Il Centro Aziendale Le Busche Terre Cortesi Moncaro, è la più importante realtà vinicola delle Marche, con prodotti di alta qualità che esposta in tutto il mondo. Nelle otto ore di lezione è prevista anche una visita alla Cantina per conoscere da vicino le più moderne e innovative tecniche di produzione sotto la guida di un enologo che spiegherà anche i segreti del vino e le tecniche di assaggio.
I proponenti
Il corso (durata otto ore) si svolgerà nell’ambito della ottava edizione del Festival del giornalismo d’inchiesta organizzato a Osimo e nei paesi vicini (dal 21 settembre al 5 ottobre) dallo Ju-Ter Club Osimo e dal Circolo +76. Il corso di formazione per giornalisti è organizzato dall’Ordine dei giornalisti delle Marche in collaborazione con l’organizzazione del Festival. Sarà valido per l’assegnazione dei crediti formativi e sarà diretto da Gianni Rossetti, già Presidente dell’Ordine delle Marche e per anni docente e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino. Il corso sarà tenuto dallo stesso direttore (Gianni Rossetti) e da due esperti del settore, Angelo Serri e Alberto Monachesi.
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