Femicidio: ciò che non emerge dalla cronaca il 10 Dicembre 2016 ad Osimo

APPENDICE DEL FESTIVAL DEL GIORNALISMO D’INCHIESTA

Natascia Ronchetti racconta il dramma di coloro che sono costretti a sopravvivere all’uccisione di una figlia, una sorella o una madre.

Appuntamento a Osimo sabato 10 dicembre alle 21,15 (Chiostro S.Francesco).

Crediti formativi per giornalisti e avvocati.

Raccontare un delitto è doloroso; parlare di femicidio denuncia amaramente quanto ancora la parità dei sessi non esista. Per la cronaca nera sta diventando, purtroppo, pane quotidiano, visto l’alto tasso di femicidi registratosi in questo ultimo anno. Per femicidio si intendono tutte le uccisioni di donne avvenute per motivi di genere. Ma quando cala il sipario della cronaca dove finisce il ricordo delle donne rimaste vittime? Dove finisce il dolore raccolto di chi ha visto perdere una moglie, una madre, una figlia o una sorella?
Questi gli interrogativi che si è posta Natascia Ronchetti nel libro “Il rituale del femicidio-La vita di chi resta, anni dopo”, edito da David and Matthaus. Un racconto effettuato in punta di piedi, ascoltando le parole e guardando i volti di chi è stato segnato dal femicidio, di chi vuole parlare per chi non può più. "
Sette storie diverse - commenta la Ronchetti - un unico obiettivo: conoscere e far conoscere cosa è avvenuto dopo la narrazione della cronaca, cosa è stato fatto e cosa ancora viene atteso nel lungo percorso verso la giustizia, e la ricostruzione di una quotidianità che è cambiata."  Natascia Ronchetti racconta cioè quello che i giornali non dicono.
In occasione dell’uscita del libro Il Festival del giornalismo d’inchiesta delle Marche ha organizzato una serata con l’autrice. Sarà cioè una interessante appendice della quinta edizione del Festival che si è svolto con grande successo, a Osimo. Camerano, Filottrano e Montefano. L’appuntamento è per sabato 10 dicembre ore 21.15, a Osimo, nel Chiostro San Francesco.
La  cronaca mastica e sputa storie, eventi tragici che alimentano le pagine dei giornali, notizie usa e getta, che oggi fanno scalpore, domani saranno già vecchie e superate, non faranno ascolti. E così l’uccisione di una donna, un femicidio, è avida esplosione di immagini, particolari a volte morbosi, inseguiti da giornalisti che scavano per portare alla luce i dettagli. Ma cosa accade quando i riflettori si spengono, quando le telecamere si girano altrove a inquadrare fatti più recenti? Come continua la storia dopo il finale che interessa ai più, per coloro che sono costretti a sopravvivere a una figlia, una sorella, una madre, a continuare a respirare con un fardello pesante?
L’autrice di questo libro è andata, in punta di piedi, con rispetto e pazienza, alla ricerca di famiglie segnate dal dramma del femicidio, con la volontà di conoscere e far conoscere cosa è avvenuto dopo, cosa è stato fatto e cosa invece ancora è atteso, a inseguire il percorso lungo della giustizia e della ricostruzione della quotidianità, ad ascoltare. Spesso, una volta svanito il dolore atroce, il grido, è ancora più difficile per chi rimane affrontare l’alba, sorridere, perchè i pensieri, i sensi di colpa, il sapore della solitudine, del giudizio della gente sono mostri che non lasciano stare. Sette storie diverse, sette modi differenti di vivere il “dopo” in pagine dal taglio inedito, che raccontano quello che di solito i giornali non dicono.
L’iniziativa è valida per l’assegnazione di crediti formativi ai Giornalisti che si saranno registrati sulla piattaforma Sigef ed agli Avvocati del Foro di Ancona che si iscriveranno direttamente alla segreteria, prima dell’inizio dell’incontro.























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