Si è conclusa ieri a Osimo la terza edizione del Festival del Giornalismo di Inchiesta delle Marche, la kermesse dedicata all’informazione organizzata dallo Juter Club di Osimo sotto la direzione artistica di Gianni Rossetti, direttore della Scuola di giornalismo di Urbino. La serata conclusiva del festival, che ha visto ospite d’onore il giornalista e scrittore Paolo Brosio, avrebbe dovuto tenersi in una delle sale del chiostro di San Francesco, ma il pubblico affluito era troppo, e per poter far accomodare tutte le persone accorse l’evento è stato spostato nel vicino santuario. Una location comunque in sintonia con l’argomento della serata, quel “mistero” Medjugorje cui l’ex inviato del Tg4 ha dedicato ogni momento della sua vita dopo la conversione, avvenuta nel 2009, in un momento in cui, come recita il libro che racconta la sua esperienza, per una serie di dolori della vita (la morte del padre, l’incendio di un locale cui era socio e la fine del suo matrimonio) si è trovato “A un passo dal baratro”.
Le domande delle giornaliste Valeria Dentamaro ed Emanuela Bonchino, volto noto di Rai News 24, hanno animato la testimonianza del giornalista, affiancando racconti di “guarigigioni inspiegabili” (“La parola ‘miracolo’ lasciamola usare solo alla Chiesa, ha sottolineato Brosio, al termine delle dovute indagini”) come quello della marchigiana Maria Pia Pacioni– ieri presente in sala – che, dopo anni di battaglie contro una debilitante mielite, è guarita – come certificano gli esami condotti a Torrette – dopo un pellegrinaggio sul Podboro e una confessione con un misterioso sacerdote. Oppure quello del giovane calciatore Andrea De Luca, cui dopo un vero e proprio calvario è addirittura ricresciuto un pezzo di osso dell’anca, sempre in quella “sorgente di spiritualità” che vede ogni anno due milioni di pellegrini, in larga maggioranza italiani. Sono solo due delle esperienze descritte nell’ultima fatica letteraria dell’ex conduttore Tv, “Raggi di Luce”.
Guarigioni sulle quali, ovviamente, dopo aver vagliato i documenti e letto le testimonianze, riportate minuziosamente nel libro, ognuno sarà libero di crearsi il proprio giudizio. “A Medjugorje” ha detto Brosio, rispondendo a una domanda sulle motivazioni dei pellegrinaggi, fra fede e voglia di straordinario “si può anche andare per pura curiosità. Ma non si può non lasciarsi interrogare dalle migliaia di persone che dopo essere state ai pedi della Madonna, dopo una vita passata magari senza credere e senza pregare, si confessano e tornano col rosario in mano, con le vite cambiate. Sono frutti spirituali evidentissimi, molto più delle guarigioni cosiddette inspiegabili, perché le vera guarigione è quella del cuore”.
Al termine della serata c’è stato anche il tempo per due piccoli “scoop”: il primo è l’anticipazione del nuovo libro di Brosio, che parlerà dei famosi “dieci segreti” di Medjugorje e della storia delle apparizioni mariane, anche vagliando alcuni documenti storici poco noti ai più. Il secondo è invece il nuovo progetto di beneficenza “targato Medjugorje, che sta per partire: la realizzazione e la vendita di portachiavi in cotto fiorentino, raffiguranti l’immagine di Maria Regina della Pace e della Famiglia, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla realizzazione di un ospedale per il santuario mariano dell’est Europa.
L’appuntamento con il grande giornalismo di approfondimento e di inchiesta targato Juter Club, invece, è per il prossimo anno, per la quarta edizione del festival, che proseguirà anche in altre città delle Marche.
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