Altro straordinario appuntamento questa sera (ore 21) al Festival sul giornalismo d’inchiesta in corso a Osimo. L’ospite di questa sera è uno dei reporter che hanno fatto la storia del giornalismo italiano: Mimmo Candito, inviato della Stampa.
Mimmo Candito è calabrese di origine (è nato a Reggio Calabria), ma si è presto trasferito al Nord: prima a Genova dove ha lavorato come redattore a “Il lavoro”, poi a Torino come inviato speciale e commentatore di politica internazionale a “La Stampa”. E’ stato corrispondente di guerra dai principali teatri di conflitto in Medio Oriente, Asia, Africa e Sud America. Ha seguito l'Invasione sovietica dell'Afghanistan, l'operazione Enduring Freedom del 2002, i bombardamenti del Kosovo nel 1999, la guerra Iran-Iraq e le due guerre del Golfo, la guerra delle Malvinas.
Da 13 anni è Presidente di “Reporter senza frontiere” e dal 2001 è direttore della rivista culturale L'indice dei libri del mese.Ha collaborato con la Rai conducendo «Prima Pagina» su RadioTre. È docente di Linguaggio giornalistico all'Università di Torino.
Per i suoi reportage ha vinto alcuni prestigiosi premi giornalistici, tra cui il "Max David" e il "Luigi Barzini" come migliore inviato italiano. Ha scritto diversi libri fra i quali “L’apocalisse Saddam: la vera storia della guerra di Bush” e “I reporter di guerra. Storia di un giornalismo pericoloso da Hemingway a Internet”.
La conferenza di Mimmo Candito si svolgerà nella sala maggiore del Palazzo comunale. Il Festival, organizzato dai Circoli culturali Ju-Ter Club e +76, con il patrocinio dell’Ordine (nazionale e regionale) proseguirà domani pomeriggio con l’intervento del Presidente nazionale dell’Ordine Enzo Iacopino (che sarà presentato da Dario Gattafoni) e, in serata, con la conferenza di Pino Scaccia, inviato del Tg1.
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