Intervista a Silvia Simoncini, ideatrice del Festival

Durante il fine settimana di apertura di questa rassegna sul giornalismo d’inchiesta nella città di Osimo, che si concluderà il prossimo 20 Ottobre, con una serie di appuntamenti dedicati al mondo dell’informazione, abbiamo parlato con chi questo evento l’ha creato. Silvia Simoncini, presidente del circolo culturale Ju-Ter club di Osimo, in collaborazione con un’altra associazione della città dei senza testa, la +76, ha ideato ed organizzato questa manifestazione. Innanzitutto, da dove nasce l’idea di questo Festival? 

Sono già due anni che organizziamo sempre qui ad Osimo, una rassegna letteraria che si chiama I contemporaneiConversazioni con chi scrive il presente. Questa manifestazione fornisce l’opportunità di dibattiti ed incontri, con illustri personaggi del mondo del giornalismo. Durante questa serie di appuntamenti abbiamo ospitato figure autorevoli, quali per esempio: il giudice Rosario Priore, il magistrato che ha indagato sulla strage di Ustica, e sull’attentato a Papa Giovanni Paolo II; la nota criminologa e psicologa forense italiana, Roberta Bruzzone, anche presidente dell’Accademia Internazionale delle Scienze Forensi; un importante giornalista come Gianluigi Nuzzi, autore di libri inchiesta come Metastasi e Vaticano S.p.A.; la giornalista dell’Unità, Angela Camuso, autrice del libro Mai ci fu pietà, dove ha ricostruito la vera storia della Banda della Magliana, questi solo alcuni dei grandi nomi che hanno fatto parte della rassegna. In questi appuntamenti ci siamo resi conto che il pubblico nutriva una grande attenzione verso queste tematiche, e che i partecipanti agli incontri erano sempre numerosi, così abbiamo deciso di fare il “grande passo”: preparare un festival sul giornalismo d’inchiesta. Abbiamo contattato Gianni Rossetti, direttore della scuola di giornalismo di Urbino, che si occupa con grande maestria della direzione artistica del festival. Rossetti, inoltre ha aperto la serata inaugurale di Sabato 29 Settembre al Teatro La Fenice, presentando ad una platea gremita l’ospite d’onore, il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso. Insomma, è stata una grande soddisfazione per noi, ma per tutta la città, ospitare un personaggio così importante.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, una bella iniziativa soprattutto di questi tempi.
Per il pubblico tutti gli incontri sono assolutamente a ingresso gratuito, chiunque voglia partecipare è il benvenuto. Inoltre c’è da aggiungere che i nostri ospiti, che fanno parte del mondo dell’informazione, non ricevono alcun cachet, nessun gettone. Vengono grazie al passaparola di amici, che magari hanno già partecipato alle nostre rassegne, e questo ci fa molto piacere, perché significa che si sono trovati in un contesto positivo e professionale. E ovviamente in occasione di tutti gli incontri, è disponibile un piccolo book shop, una “piccola libreria” con il libro dell’ospite in programma.
Prima edizione di questo Festival, com’è stato accolto dalle istituzioni locali?
C’è stata la massima collaborazione, in quanto abbiamo lavorato verso la stessa strada, ovvero dare lustro e importanza alla città di Osimo. Siamo convinti che la cultura sia un ottimo tramite, un mezzo per far parlare di Osimo, delle nostre tradizioni e dei magnifici monumenti che ci caratterizzano.

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