ENRICA BONACCORTI "L'uomo immobile"

SABATO 3 DICEMBRE, ore 18.00 - Chiostro di San Francesco, Osimo ENRICA BONACCORTI sarà con noi per presentare il suo libro "L'uomo immobile".
Nuovo appuntamento con la Rassegna Letteraria “I Contemporanei: conversazioni con chi scrive il presente”, sabato 3 dicembre ore 18,00 nel Chiostro San Francesco del Santuario San Giuseppe da Copertino di Osimo, sarà ospite del Circolo Culturale Ju-Ter Club, Enrica Bonaccorti per presentare il suo ultimo romanzo dal titolo “L’Uomo immobile”. Difficile dare conto della carriera artistica di Enrica Bonaccorti la quale, dagli anni 70 ad oggi, ha saputo spaziare in campi anche molto diversi tra loro. In primis l’impegno teatrale che ha continuato ad accompagnarla dagli anni 70 in poi. 

La Bonaccorti è attrice, conduttrice di programmi radiofonici e televisivi, quali talk- show, varietà, quiz, e si è occupata inoltre di inchieste e di giornalismo, ed è, autrice di canzoni famosissime quali “La Lontananza” scritta per Domenico Modugno e tradotta anche in Cina e “Amara terra mia”. A sua firma anche la sceneggiature del film “Cagliostro”. Negli ultimi anni, Enrica torna ad un’intensa attività radiofonica, divenendo, tra l’altro, autrice e conduttrice del noto programma pomeridiano “Tornando a casa” toccando in esso sia argomenti di attualità che di approfondimento. Dopo l’esordio da scrittrice, con il volume che ha avuto un ottimo successo di vendite dal titolo “La Pecora rossa” , Enrica Bonaccorti pubblica “L’uomo immobile”. Il tema è uno di quelli di scottante attualità che divide le opinioni e le coscienze. Si parla infatti, anche se all’interno di una grande storia d’amore, del tema di persone che vivono in stato di incomunicabilità verso l’esterno.

Quella dell’uomo immobile, pertanto, non è una metafora, ma la condizione fisica del giovane protagonista. Si racconta, infatti, di un giovane medico imprigionato dentro la sua fisicità ormai offesa in seguito ad un grave trauma cranico. La sua condizione estrema di ‘locked-in sindrome” gli rende impossibile comunicare e quindi la tragicità della condizione è data dal fatto che la coscienza e l’intelletto sono integri in una persona, mentre all’apparenza il soggetto risulta nella stessa condizione di chi è in stato vegetativo. Il romanzo però, è una storia d’amore: il classico triangolo, lui, lei e l’altra ed è proprio questo stridere dato dal contrasto fra la ricchezza delle emozioni che agitano i pensieri anche di chi è nell’impossibilità di comunicale e della sua condizione fisica che caratterizza il libro. SI intrecciano in esso, informazioni medico scientifiche, sentimenti, e sensazioni che danno l’immagine e la complessità di un tema ampio, complesso, che presenta mille sfaccettature e dà adito a mille posizioni differenti, ma che sicuramente non lascia indifferenti. In un momento in cui, come dice l’autrice, “le opinioni precedono le informazioni” il romanzo risulta una possibilità di approfondimento e di riflessione con sé stessi.

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