Osimo, Chiostro San Giuseppe da Copertino, Mercoledì 27 luglio 2016 ore 21.00
E’ la storia scritta da Marianna Margherita Maddaloni, una ragazza disabile laureata in Sociologia - Identità, memoria e mutamento sociale presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo dove è stata allieva del professore Giuliano Piazzi, storico professore di sociologia di quell’ateneo.
Nei numerosi momenti di difficoltà il professor Piazzi ha dato a Marianna Margherita, lontana da casa per sperimentare l’autonomia, la forza per proseguire gli studi ad Urbino e trasmesso l’arte di analizzare la trasformazione sociale. Una frase pronunciata da Piazzi gravava come un macigno su Marianna e la spronava in ogni momento “porta avanti il mio pensiero”. Con il professor Piazzi discute la tesi della triennale e termina gli studi magistrali discutendo la tesi con la professoressa Lella Mazzoli, con la quale resta in contatto intrattenendo rispettosi rapporti di conoscenza e ne segue i consigli per i suoi lavori.
Nei numerosi momenti di difficoltà il professor Piazzi ha dato a Marianna Margherita, lontana da casa per sperimentare l’autonomia, la forza per proseguire gli studi ad Urbino e trasmesso l’arte di analizzare la trasformazione sociale. Una frase pronunciata da Piazzi gravava come un macigno su Marianna e la spronava in ogni momento “porta avanti il mio pensiero”. Con il professor Piazzi discute la tesi della triennale e termina gli studi magistrali discutendo la tesi con la professoressa Lella Mazzoli, con la quale resta in contatto intrattenendo rispettosi rapporti di conoscenza e ne segue i consigli per i suoi lavori.
Marianna Margherita Cecilia Maddaloni nasce a Milano come i genitori Enrica, biologa e Paolo, geometra e rotariano, ma dopo l’esperienza urbinate si sente sempre più cittadina del Montefeltro e, di riflesso, marchigiana. Al primo impatto il libro sembrerebbe una autobiografia ma addentrandosi nella lettura si intuisce che è qualche cosa che va oltre il racconto personale. Insomma, il titolo del lavoro è appropriato, ma il libro non è una biografia è qualcosa di più; leggerlo non è sufficiente, occorre meditare i concetti che rimandano e al bene e al male e alla vita che ci pone delle sfide dinanzi. Comprenderlo è importante, capire l’analisi che indirizza ad aspetti sociali e morali che non escludono affatto le piccole cose pratiche ma le riconducono ad un canovaccio ben più laborioso, per il singolo e per la società. Ogni ragionamento e riflessione, derivano del coraggio di una ragazza che affronta con serenità la prova che la vita le ha riservato.
Ad Osimo, MERCOLEDI 27 LUGLIO 2016 alle ore 21,30 nello splendido scenario del chiostro della Basilica di San Giuseppe da Copertino, patrono della città e degli studenti, Marianna presenterà ufficialmente per la prima volta in Italia il suo libro grazie all’impegno di JUTER Club e Circolo +76.
Già presentato in Svizzera presso la Klinik di Valens, clinica considerata centro di eccellenza per la riabilitazione dove sono parse significative le parole di presentazione del vice primario dell’importante clinica elvetica “Noi siamo abituati a presentare i testi scientifici dei nostri medici o dei nostri consulenti, credo sia la prima volta che presentiamo il testo di una paziente e questo perché abbiamo visto il valore scientifico del libro”. Il volume non sarà in vendita ma verrà distribuito gratuitamente ai partecipanti, per volere della famiglia dell’autrice, con raccolta di offerte da destinare alle associazioni osimane che si occupano di disabilità; Lega del Filo d’Oro in testa, che ha già dato la sua adesione e sostegno all’iniziativa come pure hanno fatto l’associazione di volontariato “A Piene Mani” e la cooperativa sociale “Roller House”.
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