ISIS: quale pericolo per l'Occidente.

Guerra in Siria, avanzata dell'ISIS (Islami state of Iraq and Syria) in Iraq, stragi e violenze contro le minoranze cristiane e Yazida in medio Oriente perpetrate dagli jihadisti; questi in sintesi gli argomenti del prossimo incontro che il Circolo Culturale JU-TER Club Osimo Ju-Ter Club Osimo in sinergia con il Circolo +76 organizzerà ad
Osimo giovedì 11 dicembre 2014, alle ore 21.15
presso il Chiostro di San Francesco del Santuario San Giuseppe da Copertino.
Saranno presenti:
Sen. MARIO MAURO Già Ministro della Difesa
GIANANDREA GAIANI Direttore di Analisi Difesa
PAOLO FESTUCCIA Giornalista "La Stampa"

Verrà trattato il tema della guerra civile in Siria e la conseguente nascita dell'ISIS, inizialmente solo una piccola formazione estremista con poche centinaia di miliziani, poi mano a mano cresciuta e diventata una delle maggiori formazioni antagoniste del regime di Bashar Al Hassad; l'attenzione quindi, sarà focalizzata sul nuovo fronte Irakeno, con l'avanzata rapida dello stesso ISIS nel suo territorio ed il "crollo"  e la fuga delle forze governative Irakene del governo sciita di Al Maliki, con un'analisi dell' escalation dell'ultimo anno e su come e perchè si sia arrivati a questa situazione;
Si parlerà di quali siano le prospettive future dei paesi coinvolti e di quali siano i pericoli per l'occidente, viste le continue e ripetute minacce del califfato nei suoi confronti; ed infine si toccherà il tema della situazione delle popolazioni cristiane, yazide e curde del nord Irak, sottoposte a continue vessazioni, torture  e massacri da parte dei gruppi estremisti sunniti che a tutt'oggi sembrano non avere fine.

Una nuova occasione, dunque, per accendere i riflettori su di un tema scottante e di grande attualità, di cui spesso in Occidente non si parla a sufficienza poiché non se ne comprendendo appieno dinamiche, implicazioni e  motivi. Ancora una volta,quindi, si aprirà un dibattito sul ruolo che l'Europa e gli Stati Uniti intendono avere in questa fase e se debbano o meno restare spettatori passivi di uno spaventoso conflitto fra popolazioni di diversa etnia.































Commenti