L'inviato...razza in estinzione

Pino Scaccia stasera (sabato 6 ottobre) al Festival di Osimo. Nel pomeriggio, alle 18, il Presidente nazionale dell’Ordine, Enzo Iacopino, parlerà delle trasformazioni in atto nella professione.
Pino Scaccia, inviato storico del Tg1, sarà l’ospite di questa sera (sabato 6 ottobre) al Festival sul giornalismo d’inchiesta in corso a Osimo. L’appuntamento è per le ore 21, nella Sala Maggiore del Palazzo comunale. Ma il Festival avrà anche un parentesi istituzionale. Alle 18, nella sala gialla del Palazzo del popolo, interverrà il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che, insieme all’Ordine regionale, patrocina l’iniziatica. La presenza del Presidente Enzo Iacopino è particolarmente importante perché arriva in un momento in cui sono in atto profondi cambiamenti nella professione. Iacopino, fra l’altro, è uno dei protagonisti della battaglia contro lo sfruttamento dei giovani e un convinto sostenitore della legge sull’equo compenso. Il Presidente nazionale dell’Ordine sarà presentato dal Presidente regionale, Dario Gattafoni.
Molto atteso anche l’intervento di Pino Scaccia, inviato del Tg1, ma molto conosciuto nelle Marche per aver cominciato la sua esperienza professionale proprio nella nostra terra, prima al Corriere Adriatico, poi nella sede Rai delle Marche. Scaccia racconterà un mestiere quasi… in estinzione (l’inviato) e parlerà della sua lunga e qualificata esperienza. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi vent’anni: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq, dove è stato l'ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni, il freelance sequestrato e ucciso nell'agosto del 2004.
Per il secondo weekend di appuntamenti, il Festival organizzato dallo Ju-ter Club Osimo e dal Circolo Culturale +76, con la direzione artistica di Gianni Rossetti, propone temi di grande impatto e di forte curiosità per il pubblico. Pino Scaccia è stato il primo giornalista occidentale a entrare nella centrale di Chernobyl dopo il disastro. E’ stato anche il giornalista che ha individuato e filmato i resti di Che Guevara in Bolivia. Si è occupato anche di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona oltre a terremoti e disastri naturali.
Tantissimi i premi della sua carriera: fra i tanti il Premio Cronista dell’anno per lo scoop su Farouk Kassam, il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi per i racconti di guerra e il Premio "Città di Salerno" (2005) di cui è anche presidente onorario.
Scaccia è molto attivo sul web con il suo blog "La Torre di Babele" e ha pubblicato sei libri: "Armir, sulle tracce di un esercito perduto", "Sequestro di persona", "Kabul, la città che non c'è", “La Torre di Babele”, "Lettere dal Don" e "Shabab - la rivolta in Libia vista da vicino".

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